Dopo la pandemia, il mondo del lavoro è cambiato intrinsecamente.
L’introduzione dello smart working, la necessità di arrangiarsi, la percezione della vita come qualcosa di effimero, fugace, un dono cui dedicare il giusto tempo: queste sono solo alcune delle conseguenze che il Covid ha portato con sé e che di fatto, hanno cambiato le carte in tavola anche sul posto di lavoro.
Dal post pandemia, numerose aziende hanno riscontrato diverse difficoltà nel trattenere i talenti selezionati, anche a fronte della prospettiva di una carriera di successo: quali sono dunque le migliori strategie per limitare questa perdita di personale qualificato? E quali le condizioni non negoziabili?
In questo articolo del Sole 24ore, attraverso lo studio dell’indagine Talent Trends 2023, condotta dal dalla società di recruiting PageGroup su un campione di circa 70mila addetti aziendali, sarà possibile approfondire le ragioni e i “sine qua non” per cui molti talenti decidono di cambiare il proprio posto di lavoro, modificando in modo determinante la prospettiva di una loyalty aziendale “tradizionale”
Buona lettura!