Presso la Sala Polivalente della Casa Circondariale di San Vittore (Milano), il 30 settembre scorso si è svolto il convegno nazionale “Suicidi dentro e fuori il carcere: strumenti psicologici e giuridici di prevenzione e cura”, promosso da Anthea Group in collaborazione con il Difensore regionale di Regione Lombardia e moderato da Marina De Rose, referente per gli eventi culturali di Anthea Group. Un incontro necessario su un tema delicatissimo, che tocca il cuore del sistema penitenziario e l’urgenza di soluzioni concrete.
La situazione delle carceri italiane è allarmante: sovraffollamento strutturale, carenza di personale, uso eccessivo della detenzione provvisoria, norme inapplicate e gestione insufficiente dei disturbi mentali preesistenti o insorti in detenzione. Le statistiche citate nel corso dei lavori hanno fotografato un dramma che non può lasciarci indifferenti e che richiede interventi coordinati di prevenzione, presa in carico e cura.
Il saluto dell’AD di Anthea Group
Nel suo intervento di saluto, l’amministratore delegato di Anthea Group, Luigi Scigliano, ha espresso gratitudine al Difensore regionale per la collaborazione e ha richiamato un’immagine simbolica: “Il grido di dolore”. Un grido spesso inascoltato dei detenuti, ma anche degli operatori e del personale penitenziario; un richiamo che il Presidente della Repubblica ha più volte posto all’attenzione pubblica e al quale Anthea Group intende rispondere con azioni concrete.


Scigliano ha quindi condiviso il principio operativo fondamentale e quindi applicato durante le attività di formazione: “ADM – Azione Domani Mattina”: la domanda che guida il nostro lavoro è cosa possiamo fare subito, già da domani, per innescare un cambiamento positivo. In quest’ottica, sono state richiamate due iniziative: la proposta di un protocollo di riforma del sistema carcerario lombardo e l’istituzione, in Anthea Group, di un’area psico-criminologica dedicata a formazione, cultura e prevenzione, rivolta a psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, avvocati, criminologi e forze di polizia, con il contributo di numerosi relatori presenti.
I contributi dei relatori
Il dibattito, arricchito da esperienze e competenze provenienti da diverse parti d’Italia, ha intrecciato prospettive psicologiche, giuridiche e organizzative. Sono intervenuti, tra gli altri, Pier Pietro Brunelli, Cinzia Mammoliti, Maurizio Montanari, Gaetano Marchese, Gianluca Barbiero, Paolo De Pasquali, Corrado Limentani, Roberto Ranieri, Simona Silvestro e don Domenico Cambareri. Un confronto franco e costruttivo che ha messo al centro l’obiettivo condiviso di prevenire il gesto estremo e costruire percorsi di tutela, dignità e reinserimento.


Anthea Group ringrazia tutte le figure istituzionali intervenute e, in primis, la direttrice della Casa circondariale, dott.ssa Elisabetta Palù. Un sentito grazie all’Ufficio del Difensore regionale della Regione Lombardia, in particolare al dott. Gianalberico De Vecchi e alla dott.ssa Annalisa Cavallo.
Un ringraziamento speciale al CED e agli agenti di Polizia penitenziaria di San Vittore per il supporto operativo, a Carlo Lio per il decisivo contributo alla realizzazione dell’evento e a tutto il pubblico presente per l’attenzione e la partecipazione.
L’impegno di Anthea Group prosegue lungo una traiettoria chiara: ascolto, formazione e azione.
L’area psico-criminologica diventerà luogo stabile di lavoro interdisciplinare per mettere a terra progetti di prevenzione, percorsi formativi e protocolli condivisi con le istituzioni e gli operatori del sistema penitenziario. Nel segno dell’“Azione Domani Mattina”, daremo continuità alle proposte emerse e alle collaborazioni avviate, promuovendo tavoli tecnici e iniziative sul territorio.