Se collegare ogni punto al centro della propria classe non basta, possiamo fare qualcosa di più intelligente: seguire il filo del ragionamento sequenziale. In questo scenario, immaginiamo che l’apprendimento non derivi da un singolo collegamento, ma da un percorso coerente — una “passeggiata” ordinata tra i punti simili.
Quando premi “Allena Percorso”, il sistema cerca di costruire due cammini distinti: uno tra tutti i punti rossi, e uno tra tutti i blu. L’obiettivo è semplice ma potente: nessun incrocio tra le due traiettorie. Se riesce a trovare un ordine che li tiene separati, il modello ha imparato con successo a distinguere le classi, non attraverso una formula, ma tramite geometria e relazione.
Questo approccio simula una forma di intelligenza “spaziale”: il sistema non cerca più di isolare i singoli punti, ma capisce come si muove un’intera categoria. È una metafora visiva per algoritmi che lavorano su pattern e sequenze, come le Reti Ricorrenti (RNN) o il Dynamic Time Warping.
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